lunedì 14 gennaio 2019

Incredibile!: tutto nacque da quì.


La storia della “chiocciolina”, in realtà, nacque nel 1998 quando, durante la visita della fiera allora denominata Mondonatura che a quel tempo si svolgeva a Parma, notammo, in uno stand, a dire il vero neanche troppo in vista, un espositore di cellule scarrabili per pick-up. Da quel momento....


Sia io che Gessica, non certo alle prime armi per quanto riguardava i viaggi in camper, non riuscimmo più a staccare il nostro pensiero da quel prodotto. Tornammo più volte in quella giornata presso quello stand, tanto che l'espositore ci notò e capì subito che ne eravamo stati rapiti. Una volta tornati a casa, non parlavamo che delle soluzioni utili che presentava quel tipo di veicolo per il nostro modo di viaggiare. Non passò molto prima che ci recassimo presso l'azienda che avevamo conosciuto in fiera. Lì, non solo acquistammo quella che fu la nostra prima cellula scarrabile, ma anche il primo pick-up della nostra vita. Era una cellula di tipo americano, senza bagno, questo ci fece capire ben presto, che nonostante l'adattamento di un “portapotti” la cosa era abbastanza scomoda, ma certamente il tipo di mezzo era per noi l'ideale.
Passò il tempo e i viaggi intanto aumentavano. Dopo aver deciso di passare a cellula più comoda, ritornammo da quel venditore e acquistammo la seconda cellula questa volta attrezzata con il bagno. Nel frattempo si era instaurata anche un'amicizia con un gruppo di proprietari di questi tipi di veicoli, che ci ha visto promotori di un club di “cellulisti” con il quale partecipammo a diverse iniziative. Il destino volle che i rapporti si interrompessero, con le persone, non con il tipo di mezzo.
Quella seconda cellula la modificammo per farla diventare più grande e poterla usufruire sopra un veicolo più performante. Un grave incidente la danneggiò in modo quasi irreparabile, tanto da farci decidere, dopo alcuni tentativi di riparazione di demolirla. Eravamo così convinti dello stile, che ce ne costruimmo una in casa, questa volta con il tetto sollevabile ad aria. Era il nostro orgoglio. Primo perchè tornavamo a viaggiare in fuoristrada e poi perchè l'avevamo costruita noi.
Quella che noi chiamavamo “cellulina” ci portò in tantissimi posti e ci regalò bellissimi ricordi. Eravamo accompagnati da due pastori tedeschi alloggiati in un carrello apposito agganciato al fuoristrada, loro erano sempre con noi. Poi un giorno la notizia: Non eravamo più in due, ma stava arrivando una terza “cellulista”. La “nostra creatura” (quella meccanica intendo) non era studiata per tre e quindi, nostro malgrado, la vendemmo. I due pastori tedeschi non riuscirono a vedere il nuovo mezzo, che per l'occasione fu un più comodo e grande camper, il destino volle prenderseli entrambi in poco tempo.
Nacque Abigail, e dopo appena un mese, era già in viaggio per la Toscana. Ancora il tempo passò, e intanto mi ero messo a disegnare una ipotetica cellula scarrabile adatta a noi. Ci misi del tempo (due anni) tanto, non era in previsione di comprarla, ma ancora il destino ci mise lo zampino. Un giorno per caso, parlando con una persona, proposi il mio camper e questi, senza neanche battere ciglio, lo acquistò. Eravamo a piedi. Solo quei disegni erano là a guardarci...... Ricordo che dopo aver fatto delle simulazioni per capire se il mio progetto era valido, Abigail in un secondo lo smontò dicendomi: - e io, i miei giochi dove li metto?- Una volta risolto anche questo “Amletico” dubbio, decidemmo che questo era il futuro. Ci recammo presso un costruttore della nostra regione e gli commissionammo la costruzione della nuova cellula. Dopo qualche mese di attesa ci consegnarono quella che diventò “la chiocciolina”. Eravamo nel 2011.
Oggi, siamo ancora qui con lei, stiamo viaggiando e nonostante abbia cambiato la motrice e che ora sia diventata “la chiocciolina in viaggio.com” per noi è ancora la nostra “chiocciolina” e basta.
A presto da

la chiocciolina in viaggio

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