La storia della “chiocciolina”,
in realtà, nacque nel 1998 quando, durante la visita della fiera
allora denominata Mondonatura che a quel tempo si svolgeva a Parma,
notammo, in uno stand, a dire il vero neanche troppo in vista, un
espositore di cellule scarrabili per pick-up. Da quel momento....
Sia io che Gessica, non certo alle
prime armi per quanto riguardava i viaggi in camper, non riuscimmo
più a staccare il nostro pensiero da quel prodotto. Tornammo più
volte in quella giornata presso quello stand, tanto che l'espositore
ci notò e capì subito che ne eravamo stati rapiti. Una volta
tornati a casa, non parlavamo che delle soluzioni utili che
presentava quel tipo di veicolo per il nostro modo di viaggiare. Non
passò molto prima che ci recassimo presso l'azienda che avevamo
conosciuto in fiera. Lì, non solo acquistammo quella che fu la
nostra prima cellula scarrabile, ma anche il primo pick-up della
nostra vita. Era una cellula di tipo americano, senza bagno, questo
ci fece capire ben presto, che nonostante l'adattamento di un
“portapotti” la cosa era abbastanza scomoda, ma certamente il
tipo di mezzo era per noi l'ideale.
Passò il tempo e i viaggi intanto
aumentavano. Dopo aver deciso di passare a cellula più comoda,
ritornammo da quel venditore e acquistammo la seconda cellula questa
volta attrezzata con il bagno. Nel frattempo si era instaurata anche
un'amicizia con un gruppo di proprietari di questi tipi di veicoli,
che ci ha visto promotori di un club di “cellulisti” con
il quale partecipammo a diverse iniziative. Il destino volle che i
rapporti si interrompessero, con le persone, non con il tipo di
mezzo.
Quella seconda cellula la modificammo
per farla diventare più grande e poterla usufruire sopra un veicolo
più performante. Un grave incidente la danneggiò in modo quasi
irreparabile, tanto da farci decidere, dopo alcuni tentativi di
riparazione di demolirla. Eravamo così convinti dello stile, che ce
ne costruimmo una in casa, questa volta con il tetto sollevabile ad
aria. Era il nostro orgoglio. Primo perchè tornavamo a viaggiare in
fuoristrada e poi perchè l'avevamo costruita noi.
Quella che noi chiamavamo “cellulina”
ci portò in tantissimi posti e ci regalò bellissimi ricordi.
Eravamo accompagnati da due pastori tedeschi alloggiati in un
carrello apposito agganciato al fuoristrada, loro erano sempre con
noi. Poi un giorno la notizia: Non eravamo più in due, ma stava
arrivando una terza “cellulista”. La “nostra creatura”
(quella meccanica intendo) non era studiata per tre e quindi, nostro
malgrado, la vendemmo. I due pastori tedeschi non riuscirono a vedere
il nuovo mezzo, che per l'occasione fu un più comodo e grande
camper, il destino volle prenderseli entrambi in poco tempo.
Nacque Abigail, e dopo appena un
mese, era già in viaggio per la Toscana. Ancora il tempo passò, e
intanto mi ero messo a disegnare una ipotetica cellula scarrabile
adatta a noi. Ci misi del tempo (due anni) tanto, non era in
previsione di comprarla, ma ancora il destino ci mise lo zampino. Un
giorno per caso, parlando con una persona, proposi il mio camper e
questi, senza neanche battere ciglio, lo acquistò. Eravamo a piedi.
Solo quei disegni erano là a guardarci...... Ricordo che dopo aver
fatto delle simulazioni per capire se il mio progetto era valido,
Abigail in un secondo lo smontò dicendomi: - e io, i miei giochi
dove li metto?- Una volta risolto anche questo “Amletico” dubbio,
decidemmo che questo era il futuro. Ci recammo presso un costruttore
della nostra regione e gli commissionammo la costruzione della nuova
cellula. Dopo qualche mese di attesa ci consegnarono quella che
diventò “la chiocciolina”. Eravamo
nel 2011.
Oggi,
siamo ancora qui con lei, stiamo viaggiando e nonostante abbia
cambiato la motrice e che ora sia diventata “la
chiocciolina in viaggio.com”
per noi è ancora la nostra “chiocciolina” e basta.
A presto da
la
chiocciolina in viaggio
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