Questa mattina, dopo aver analizzato i
post già pronti, ho deciso di scriverne uno un po', per così dire,
personale. Personale non “mio” personale, ma personale della
chiocciolina in viaggio.Volevo
provare a dare una risposta al quesito che molti ci pongono, cioè:
-Ma chi ve lo fa fare? -
Ci siamo sentiti dire molte volte “sapete quanti viaggi in completo
relax avreste fatto se invece di spendere soldi sul “camper” li
aveste spesi in viaggi organizzati?” oppure “ ah, io no!! Se devo
lavorare anche in ferie, far da mangiare, pulire allora è meglio
stare a casa” eccetera, eccetera.
L'essere
viaggiatori è uno stile di vita, non un obbligo, si può stare
benissimo a casa a non fare niente, anche questo è uno stile di
vita, che però non fa per noi. Noi preferiamo viaggiare. C'è chi
viaggia in auto, chi in bicicletta, chi preferisce l'aereo, oppure va
a piedi e chi infine, come noi viaggia a bordo di veicoli così detti
“ricreazionali”
cioè camper o roulotte. Questo “popolo”,
che per molti è visto un po, in maniera erronea, come il popolo
degli zingheri, è un'entità importante, non solo per quantità,
ma,
a volte, anche per
qualità
nel mondo del turismo. Lo è anche per quello che riguarda l'economia
nazionale, basti pensare alle aziende costruttrici, non solo di
mezzi, ma anche di accessori, della componentistica e non da ultimi
gli installatori. Questo mondo tocca anche il comparto commerciale,
che va dalla vendita dei mezzi a tutto quello che gira attorno
all'accessoristica e, in fine, una buona fetta di mercato fa
l'occhiolino anche ai meccanici, ai riparatori, per finire con i
carrozzieri.
Questa prima parte, però, a noi non ci tocca, sebbene siamo stati
sicuramente a contatto con tutto questo.
Il
primo
motivo che muove noi
viaggiatori, o girovaghi come meglio volete definirci, è il senso di
libertà, la voglia di scoprire, il piacere di arrivare, ma prima
ancora il piacere del viaggiare.
Ho
scritto, poco tempo fa su un articolo, che “ l'importante non è
sempre la meta, ma il piacere di raggiungerla, il lento trascorrere
dei chilometri fatti assieme alla tua famiglia, al tuo mezzo, il
vedere quelle cose, che magari, se non fosse stato per “questo”
motivo, non avresti mai visto”.
Più passa il tempo e più mi convinco di aver scritto proprio il mio
pensiero.
Poi
arriva il momento in cui giungi in un luogo, uno qualsiasi, oppure
quello tanto sognato. Quel posto lo assapori con calma, lo vivi,
magari a contatto stretto con i suoi abitanti, impari gli usi, le
tradizioni, i gusti, la lingua. Ma ancora non domi, cosa si fa? Si
pensa già a cosa si potrebbe fare.....vedere...andare. Questo,
forse, è il
secondo motivo.
Alcuni
di noi, vivono questa vita in modo completo, sono i così detti
“full-timer”
persone cioè, che abitano a tempo
pieno,
anziché in una “tradizionale” casa, a bordo dei loro veicoli, i
quali diventano a tutti gli effetti, la loro
casa.
Ecco,
noi ci sentiamo molto vicini a queste persone, perchè anche noi,
rimanendo per molto tempo a bordo della nostra “cellula”
durante i nostri numerosi viaggi, abitiamo per così dire, se non la
prima, quantomeno la nostra “seconda
casa”.
Questa
seconda casa, è quella che ci ha visto “vivere” i nostri momenti
più belli, quelli dove ricordiamo le cose più belle, dove abbiamo
vissuto le avventure più brutte e quelle più belle della nostra
vita, l'unica insomma, che ci fa rivivere dei ricordi. Questo, per
noi, è il terzo
motivo.
Arrivati
a questo punto, spero di aver risposto al quesito iniziale in modo
esauriente, se così non fosse, io e il mio team, la
chiocciolina in viaggio appunto,
siamo a vostra disposizione per ulteriori chiarimenti.
Mi premeva, concludendo, fare un'ultima precisazione.
Noi
non sappiamo come voi volete o preferite definirci, però so come ci
sentiamo essere noi, cioè: “persone libere che vivono la propria
vita in libertà”. Questo è il quarto
motivo e forse non l'ultimo.
Ciao
da la chiocciolina
in viaggio.
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