Vediamo ora di rispondere ad un'altra
domanda che ci rivolgono spesso: “Ma l'avete fatta voi?”.
Beh, non proprio,
anche se un po' si. Andiamo con ordine.
Come avrete
certamente letto nel post dove parlavamo del nome della
“chiocciolina” la
cellula scarrabile che attualmente usiamo per i nostri viaggi
l'abbiamo disegnata noi, ma fatta costruire.
La costruzione della nostra prima cellula risale al 2002, quando,
armati di tanta temerarietà, un po di follia e pochi attrezzi ci
“buttammo” sulla costruzione di una cellula scarrabile con tetto
sollevabile ad aria. Progetto riuscito. Ma questa è un'altra storia,
magari la vedremo più avanti.
Quella che attualmente ci accompagna nei nostri viaggi, è stata
costruita da un'azienda veneta del settore, con sede in provincia di
Treviso. Al titolare abbiamo sottoposto il disegno da noi preparato,
che includeva delle variazioni abbastanza importanti sul suo normale
standard costruttivo. Per un paio di queste c'è voluto un po per
convincerlo, ma poi, la nostra caparbietà e la sua elasticità
mentale, hanno permesso la realizzazione del progetto.
In realtà, non era particolarmente avvenieristica, le uniche cose che
si scostavano dalla “normalità” erano; la porta laterale, fino
ad allora principalmente prevista nella parte posteriore e il
bombolone del gas di tipo automobilistico sulla parte sottostante.
Qui sotto il disegno sottoposto all'osservazione del costruttore:
2600 mm. di cellula + 1600 mm di mansarda per un totale di 4200 mm
di lunghezza x
2000 mm di larghezza e di 700 Kg. di peso. Certo non era
piccola, ma, sia di misure che di peso riuscivamo a stare dentro la
portata del nostro Mitsubishi L 200, anche dopo averla riempita del
necessario.
Dopo alcune piccole modifiche, in sede di definizione del progetto,
specialmente per collocare gli accessori previsti, la costruzione è
iniziata e, la cellula finita, ci è stata consegnata dopo 6 mesi di
lavorazione.
Attualmente è ancora così, le modifiche apportate per adattarla al
nuovo mezzo, ora come sapete un Fiat Ducato, non hanno costretto
nessuna modifica alla struttura, solo un adattamento nel piano di
appoggio, essendo la cabina del Ducato più alta di quella del
Mitsubishi. Non è detto che la motrice non cambi ancora, una delle
prerogative di questi tipi di allestimento è proprio questo, ovvero,
la possibilità se studiati bene, di poter cambiare la parte che si
usura prima, o l'adattamento a nuovi modi di viaggiare o a nuove mete
da raggiungere, sostituendo semplicemente il mezzo che la trasporta.
Questo tipo di struttura, viene agganciato al cassone del
veicolo come un altro qualsiasi carico trasportato, non ha bisogno di
nessuna omologazione ed è soggetto solo all'osservanza delle norme
riguardanti i carichi trasportati, cioè il limite di sagoma e di
peso in base al veicolo che la trasporta, inoltre è assolutamente
vietata, durante il viaggio, la presenza di persone all'interno della
cellula stessa, cosa per altro prevista in ogni altro carico di beni
materiali sugli autocarri.
Ciao, alle prossime, da
la chiocciolina in viaggio
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