lunedì 28 gennaio 2019

L'avete fatta voi?


Vediamo ora di rispondere ad un'altra domanda che ci rivolgono spesso: “Ma l'avete fatta voi?”.
Beh, non proprio, anche se un po' si. Andiamo con ordine.


Come avrete certamente letto nel post dove parlavamo del nome della “chiocciolina” la cellula scarrabile che attualmente usiamo per i nostri viaggi l'abbiamo disegnata noi, ma fatta costruire. 
La costruzione della nostra prima cellula risale al 2002, quando, armati di tanta temerarietà, un po di follia e pochi attrezzi ci “buttammo” sulla costruzione di una cellula scarrabile con tetto sollevabile ad aria. Progetto riuscito. Ma questa è un'altra storia, magari la vedremo più avanti.
Quella che attualmente ci accompagna nei nostri viaggi, è stata costruita da un'azienda veneta del settore, con sede in provincia di Treviso. Al titolare abbiamo sottoposto il disegno da noi preparato, che includeva delle variazioni abbastanza importanti sul suo normale standard costruttivo. Per un paio di queste c'è voluto un po per convincerlo, ma poi, la nostra caparbietà e la sua elasticità mentale, hanno permesso la realizzazione del progetto.
In realtà, non era particolarmente avvenieristica, le uniche cose che si scostavano dalla “normalità” erano; la porta laterale, fino ad allora principalmente prevista nella parte posteriore e il bombolone del gas di tipo automobilistico sulla parte sottostante. Qui sotto il disegno sottoposto all'osservazione del costruttore:
2600 mm. di cellula + 1600 mm di mansarda per un totale di 4200 mm di lunghezza x
2000 mm di larghezza e di 700 Kg. di peso. Certo non era piccola, ma, sia di misure che di peso riuscivamo a stare dentro la portata del nostro Mitsubishi L 200, anche dopo averla riempita del necessario.
Dopo alcune piccole modifiche, in sede di definizione del progetto, specialmente per collocare gli accessori previsti, la costruzione è iniziata e, la cellula finita, ci è stata consegnata dopo 6 mesi di lavorazione.
Attualmente è ancora così, le modifiche apportate per adattarla al nuovo mezzo, ora come sapete un Fiat Ducato, non hanno costretto nessuna modifica alla struttura, solo un adattamento nel piano di appoggio, essendo la cabina del Ducato più alta di quella del Mitsubishi. Non è detto che la motrice non cambi ancora, una delle prerogative di questi tipi di allestimento è proprio questo, ovvero, la possibilità se studiati bene, di poter cambiare la parte che si usura prima, o l'adattamento a nuovi modi di viaggiare o a nuove mete da raggiungere, sostituendo semplicemente il mezzo che la trasporta.
Questo tipo di struttura, viene agganciato al cassone del veicolo come un altro qualsiasi carico trasportato, non ha bisogno di nessuna omologazione ed è soggetto solo all'osservanza delle norme riguardanti i carichi trasportati, cioè il limite di sagoma e di peso in base al veicolo che la trasporta, inoltre è assolutamente vietata, durante il viaggio, la presenza di persone all'interno della cellula stessa, cosa per altro prevista in ogni altro carico di beni materiali sugli autocarri.
Ciao, alle prossime, da
la chiocciolina in viaggio

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