lunedì 8 aprile 2019

Nuove collaborazioni.



Questa è la storia di una collaborazione scontata. Già, proprio così, difatti l'USMAT nostro sponsor tecnico come già sapete, dopo aver rinnovato il Consiglio Direttivo per l'anno 2019, ha iniziato la stagione entrante con l'organizzazione del pranzo sociale, momento che ha sancito l'inizio ufficiale della collaborazione a doppio filo tra il team stesso e la chiocciolina in viaggio che curerà, per loro, il settore viaggi. Ma andiamo con ordine.

Oltre agli impegni molto interessanti che l'USMAT si è prefisso per il 2019 che troverete ampiamente descritti andando direttamente sul loro sito o cliccando sulla loro icona presente nel nostro, c'è anche la volontà di riprendere uno dei primi progetti che lo vedeva impegnato nel momento della sua nascita, ovvero i viaggi. Cogliendo l'occasione della nostra presenza nel suo interno, ha quindi ripreso l'argomento affidando a noi il compito di svilupparlo.
Ora, come faremo e cosa ci inventeremo lo stiamo studiando per bene e, a breve, avremo un programma da seguire e da proporre ai vari interessati. Naturalmente noi de la chiocciolina in viaggio non siamo un'agenzia e quindi quelli che abbiamo in mente di proporre non saranno i tipici viaggi con programmi e tariffe già prestabilite, ma, come lo spirito di avventura richiede, saranno liberi e quindi ognuno degli eventuali partecipanti potrà usufruire dei nostri consigli sul percorso, pur restando libero di programmare il suo ideale itinerario e di conseguenza le sue mete, le spese e quanto altro vorranno.
Immagino che questo discorso non sia esattamente “chiaro”, ma noi, siccome siamo alla prima esperienza e non abbiamo paura di ammetterlo, ci impegneremo al massimo per dare la giusta risposta alla richiesta che ci è stata fatta e al momento opportuno sapremo sottoporre, agli eventuali interessati, dei viaggi alla portata di tutti, ma più che altro, con mete individuate per l'accessibilità a tutti e con qualsiasi mezzo.
Ora, dopo questa novità, in questo post abbiamo la volontà di spiegare il punto 3 dell'argomento “come deve essere un veicolo per essere considerato un fuoristrada” iniziato a trattare nel nostro precedente del 18 febbraio parlandovi della definizione degli “angoli” in fuoristrada.
Partiamo con L'angolo di dosso. Questo è anch'esso legato all'altezza da terra dell'automezzo. È in funzione della possibilità di superare un dosso, più o meno accentuato, senza che il veicolo, toccando il dosso stesso con le sue parti inferiori più sporgenti (normalmente il sottocoppa), resti appoggiato al terreno col telaio o con la scocca perdendo l'aderenza delle ruote. Queste ultime non disponendo di un'adeguata aderenza al terreno, non avranno presa a sufficienza per fare avanzare il veicolo, finendo col girare a vuoto. È evidente che più sarà alto da terra il veicolo, maggiore sarà l'angolo di dosso. Non bisogna tuttavia trascurare il fatto che più l'automezzo è alto da terra, minore è la sua stabilità a causa dell'innalzamento del baricentro, riducendo conseguentemente l'angolo di ribaltamento laterale.
Angolo di ribaltamento laterale. Quando il baricentro dell'automezzo viene a cadere al di fuori dell'area di appoggio, il mezzo si ribalta (vedi figura). Da ciò consegue che più il baricentro è spostato verso l'alto, minore è il punto angolare di ribaltamento laterale e di conseguenza minore è la stabilità. Il carico sopra il tettuccio contribuisce ad inalzare il baricentro e a rendere instabile il veicolo. Un peso consistente nella parte bassa del mezzo ne abbassa invece il baricentro.
Angolo di attacco. È così detto l'angolo formato dal piano orizzontale sul quale poggia il veicolo e una retta immaginaria che tangente alla ruota anteriore tocchi il punto anteriore sporgente più basso della carrozzeria o del telaio (vedi figura). Più sarà ampio l'angolo di attacco, maggiore sarà la capacità di affrontare una pendenza. Va tenuto presente che quanto è minore il punto di massima sporgenza anteriore, più ampio è l'angolo di attacco; così come maggiore è l'altezza da terra del veicolo, più ampio (e quindi migliore) sarà l'angolo di attacco.
Angolo di uscita. Parallelamente all'angolo di attacco, le stesse considerazioni sono valide per l'angolo di uscita (vedi figura) Normalmente l'angolo di uscita ha un'ampiezza minore di quello di entrata (cioè è più acuto).
Finito questo argomento a breve proporremo altre nozioni tecniche e parleremo di viaggi...
A presto.                                                                   La chiocciolina in viaggio

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