martedì 22 settembre 2020

Mare e montagna


Sapete dove si possono accomunare pace ,  sosta in libera, buon pesce, paesaggi dal sapore di altri tempi e osservare centinaia di razze diverse di uccelli? 

Beh, ognuno avrà certamente da fare dei nomi di belle località da lui conosciute, noi invece scriviamo semplicemente:

Sacca di Scardovari.

Detto così sembra quasi brutale, ma a guardarla bene si scoprono degli angoli veramente suggestivi.

 Il lento scorrere delle acque del Po tra il ramo di Gnocca e di Tolle proprio dove queste incontrano il mare, ecco, proprio lì c’è una rientranza, quella è la Sacca di Scardovari.

Una terra non terra, una terra con storie di mare, di pesca e anche di lotte, quelle tra gli allevatori di vongole e i ladri di questo prezioso mollusco della famiglia delle Veneridae che in quei luoghi trova le migliori qualità e le grandi quantità.

Noi ovviamente, un po’ “grezzi”, sorvoliamo la parte  storico-poetica e ci diamo, come sempre, a gozzovigliate pure.


Dopo aver acquistato il prezioso “oro della sacca” (leggasi due sacchetti di vongole e due di cozze) ci siamo destreggiati nella loro pulizia per poi finire , come sempre, con le “gambe sotto il tavolo” come si usa dire in questi casi, a gustare il risultato culinario di “lupo” Michele il quale sarà anche un lupo ma di pesce se ne intende. Per farla completa abbiamo gustato anche: canolicchi, orate e  il particolare “Bisatto” che altri non è che il marito dell’anguilla.


Senza rendersene conto, i giorni passano e dagli orizzonti piatti dell’acqua salata il panorama si trasforma in un paesaggio montano. Queste cose capitano solo a chi viaggia in camper il quale trasforma in breve una casa al mare in una baita di montagna. 

 

 

 Questa volta siamo sui 1200 circa di Pian delle Fugazze.

Porta del Trentino dalla parte di Schio per capirci. Altri paesaggi, altri orizzonti e ancora tanta storia. Questa volta una storia dura, di sangue e di stenti. Siamo sul Pasubio.  

 

 

 

 

 

 

 

 

Appena sotto a quelle cime che tanto hanno da raccontare

su una libertà che ancora stiamo godendo senza pensare che li “qualcuno” , 37 mila dicono le stime, tra feriti morti e dispersi, ha lasciato “qualche cosa” tra quelle pietre. 

 

Non spetta a noi scrivere di questo, non ne saremmo capaci, lasciamo l’onere di farlo a chi “può” parlarne.

Noi ci siamo limitati a passeggiare, vedere, ammirare, apprezzare, meditare e tra le tante cose…..  mangiare.                                             

 

Ancora! Direte voi. Beh, per sopravvivere bisogna fare anche quello.

Lupi, aquile, chioccioline o cani  non importa che animali voi sentiate di essere  l’’importante è viaggiare, scoprire, vedere e cercare di capire.

Ah, a proposito, abbiamo già avviato il motore e ci stiamo spostando verso… eh no, niente spoiler ci rivediamo su questo sito il prossimo Weekend.

A presto da lachiocciolinainviaggio.


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